Consulti Angelologici e numerologia a Salsomaggiore Terme

Nasciamo in un luogo, in una determinata famiglia , in un giorno prestabilito per far sì che la nostra anima possa realizzarsi . Veniamo sulla terra a scuola per imparare, ma quando arriviamo, qui sulla terra, ci dimentichiamo di tutto questo e rischiamo di sprecare una vita credendo che sia tutto qua. Un consulto angelologico ci aiuta a ricordare e entrare in contatto con la Grande Anima che abbiamo dentro di noi .. Parliamo di antiche conoscenze esoteriche che abbiamo sotto gli occhi, che abbiamo dentro di noi e che una volta riconosciute come nostre si riattivano e iniziano ad aiutarci a vivere secondo il nostro Se più autentico. Sono tanti anni che lavoro sui corpi. Attraverso i massaggi e riesco a vedere nel corpo se una data di nascita è realizzata nella persona che sto trattando … i numeri come lettere … lettere come sentieri corporei … sentieri corporei come sentieri spirituali …..Tutti possiamo entrare a contatto con queste sapienze antiche e io amo insegnarle .. insegno ad ascoltarsi per far si che ognuno possa percorrere al meglio la propria via .

E’ inverno ci vuole un buon massaggio Ayurvedico

È inverno, fa freddo ci vuole un buon massaggio ayurvedico

 

Non cadere in letargo, i massaggi risveglieranno il tuo corpo mantenendolo agile, vitale e sano

Nella stagione invernale, quando è freddo, diminuiscono le ore di sole e le notti sono più lunghe, il corpo cade in una specie di letargo, perde la voglia di uscire e stare all’aperto: questo avviene perché il cervello rilascia la serotonina principalmente durante le ore di luce.

Proviamo una certa sana pigrizia che ci costringe a non intraprendere attività di movimento e sportive. Preferiamo stare tranquilli in un luogo chiuso, protetto e caldo, come rannicchiati in una tana accogliente. Facciamo fatica a svegliarci e siamo poco socievoli.

I muscoli, non stimolati, sono i primi a risentirne perdendo agilità, flessibilià e forza. Il corpo sembra diventare più rigido e meno vitale.

La pratica ayurvedica del massaggio Abhyanga è un trattamento lenitivo per l’eccesso di Vata (un disequilibrio di freddo e secchezza nel corpo). Un massaggio regolare aiuta l’eliminazione delle tossine accumulate, migliora la circolazione, rilassa il sistema nervoso, nutre la pelle, crea sentimenti di radicamento e messa a fuoco e  aumenta la radiosità che deriva da una buona digestione e da un buon funzionamento del sistema immunitario. Si evita la depressione che arriva quando sparisce il sole e quando ci sentiamo svogliati e i cattivi pensieri ci assalgono.

Il massaggio fatto con l’olio caldo crea sulla pelle un giusto calore e lubrificazione in grado di eliminare il freddo che si accumula nelle fredde giornate invernali: gli oli strofinati sulla pelle la rendono elastica e idratata evitandoci costose e a volte inutili creme.

Stabilire un piano di massaggi col proprio massaggiatore di fiducia vuol dire non lasciare al caso il proprio benessere. Il vostro corpo vi ringrazierà donandovi una sensazione di benessere, in quanto durante il massaggio il corpo torna a rilasciare naturalmente serotonina e crea endorfine come quando splende il sole, rendendoci più attivi e mentalmente più agili.

Un ciclo di massaggi è lo stimolo giusto per spingervi fuori casa e farvi tornare carichi di energia e vitalità.

Noterete una maggior prontezza di risposta alle quotidiane sollecitazioni della vita, non vi troverete più a rialzarvi a fatica dopo esservi chinati per raccogliere un oggetto, o a lamentarvi dei dolori articolari e muscolari mentre fate le scale, correte a prendere l’autobus, sollevate una valigia o fate le pulizie di casa. Non sarete vittime di un inaspettato ed improvviso dolore muscolare causato da un movimento repentino fatto quando il muscolo è debole e infreddolito. Il corpo sarà meno soggetto a incidenti o a malattie causate dai virus e batteri che si accumulano in ambienti chiusi e dai quali non riusciamo a difenderci a causa di un abbassamento delle difese immunitarie.

È stato provato scientificamente che le persone che ricevono massaggi con frequenza regolare hanno una aumentata capacità di risposta del sistema immunitario: si ammalano meno.

Parkinson a Salsomaggiore, Parma e Piacenza : come supportare le terapie convenzionali

Ho cominciato a lavorare con clienti affetti dal morbo di Parkinson alcuni anni fa, si sono rivolti a me perché la loro qualità di vita, nonostante stessero facendo una terapia adeguata medica, stava peggiorando : tremori, rigidità della muscolatura, mancanza di equilibrio , difficoltà a fare dei semplici movimenti come allacciarsi le scarpe o i bottoni della camicia…sintomi  di chi è affetto da tale malattia .
Con tecniche mirate è possibile migliorare la qualità della vita di queste persone che già affrontando un percorso tradizionale sentono il bisogno di lasciare andare le tensioni e non ce la fanno da soli .
Il massaggio mirato è  un valido alleato e il risultato del cambiamento di qualità della vita è stato talmente sorprendente che ho sentito il bisogno di condividerlo.
I pazienti non solo sono migliorati, non c’è stata evoluzione della malattia nonostante si parlasse di normale decorso e con un lavoro costante abbiamo ottenuto dei grandi miglioramenti , le persone sono  tornate flessibili e il tremore compare raramente, solo in momenti di forte stress emotivo, quindi gestibile in modo autonomo
Il grande risultato si ottiene aggiungendo alla terapia tradizionale un massaggio mirato che favorisce il rinnovamento della mobilità muscolare e fatto almeno due volte alla settimana dà un risultato eccellente
Le tecniche di base che utilizzo arrivano dal biomassaggio energetico che inizia con sfioramenti ,quasi fossero carezze ,  impastamenti e sfregamenti per arrivare a tecniche di Shok e vibrazione
Nel trattamento il corpo ha l’opportunità di ricevere un massimo effetto curativo dall’ alternarsi delle varie tecniche.
Lo sfioramento o accarezzamento aiuta la persona a rilassarsi e a prepararsi a metodi piu’ intensi e successivi e viene fatto diretta combinata o zigzagando , alternando, afferrando circolare, accarezzando a pettine e stirando .
Tutte queste tecniche hanno diversi tipi di esecuzione e attrito in quanto influiscono sulla pelle aumentandone l’elasticità e influenzando non solo la mobilità dei tessuti massaggiati ma anche l’eccitabilità nervosa che diminuisce in modo significativo.
Un bravo fisioterapista mi  aiuta ad integrare con procedure fisiche
Nella nostra società farsi massaggiare è considerata una cosa estetica e cercare di far capire ai clienti che dei semplici sfioramenti avrebbero potuto ridargli la loro vita in mano non è stato facile , era una lotta impari …ma ce l’abbiamo fatta insieme!!!

 

 

Linfodrenaggio Vodder a Salsomaggiore

Il drenaggio linfatico manuale – o più semplicemente linfodrenaggio – rappresenta, soprattutto tra le donne, una delle tecniche di massaggio oggi più in voga in tutto il mondo.
Ideato nel 1932 dal medico e biologo danese, Emile Vodder, il linfodrenaggio svolge diverse funzioni benefiche: prima fra tutte quella di aiutare a contrastare e prevenire la formazione di edemi e gonfiori in qualunque parte del corpo.
E’ lo stesso Vodder a classificare gli edemi  in tre diverse categorie; tutte trattabili anche se con opportune precauzioni. Gli edemi patologici ad esempio – cioè quelli conseguenti a qualche malattia, come l’ insufficienza cardiaca o renale cronica – non vanno mai trattati durante la fase acuta e necessitano sempre e comunque di un certificato medico.
Quelli sui quali operiamo noi operatori del benessere riguardano casi non patologici talvolta provocati dal caldo , dallo stress , dalla stanchezza , oppure i tipici dovuti al ciclo mestruale, alla cellulite oppure all’utilizzo della pillola ( estrogeni ) o ancora della gravidanza
In quest’ultimo caso io inizio a trattare solo dopo i primi tre mesi di gravidanza che reputo non solo i piu’ delicati, ma nei quali la mamma e’ giusto entri in relazione col mistero della nascita . Dopo i primi tre mesi il linfodrenaggio è uno dei massaggi piu’ indicati nello stimolare la circolazione linfatica e quindi nel contrastare l’accumulo di liquidi, questa tecnica è per sua natura lenta, delicata e superficiale, a differenza di altri massaggi più profondi che potrebbero, ad esempio, provocare un’eccessiva dilatazione dei capillari  già fragili della donna.
Va osservato che non di rado la gravida si trova a fare i conti con edemi diffusi in tutto il corpo; e che per trattarli correttamente tutti insieme occorrerebbero circa 5 ore. Un tempo troppo lungo sia per la donna che per l’operatore.
Ecco perché, generalmente, si preferisce lavorare singolarmente una parte alla volta per circa un’ora. Magari separando gli arti inferiori da quelli superiori. Non a caso il linfodrenaggio  è comunemente definito un “massaggio settoriale”.
Dopo un mese di sedute (un paio alla settimana) avremo comunque lavorato efficacemente tutto il corpo.
Essenziale, prima di ogni trattamento, è l’esecuzione delle cosiddette “manovre di scarico del collo”. Una serie di pompaggi (così vengono definite le manovre tipiche del linfodrenaggio) necessarie per liberare il cosiddetto Terminus: un punto di fondamentale importanza situato a livello della fossetta sovraclaveare. Qui infatti è collocata un’importante stazione linfonodale; il punto d’arrivo di tutta la circolazione linfatica.
Eseguire lo scarico, liberare il Terminus, significa prevenire un eventuale sovraccarico a questo livello e il conseguente rischio di gonfiore ai lati del collo, difficoltà a deglutire e sensazione di soffocamento. Le manovre di scarico durano circa 20 minuti.
La prima mezzora è gratuita

 

Massaggio Sportivo in primavera a Salsomaggiore

è una tecnica di massaggio eseguita su specifiche regioni corporee
al fine di migliorare la performance atletica .

Le finalità del massaggio sportivo sono numerose, alcune si basano su fondati presupposti scientifici, mentre altre derivano da osservazioni ed esperienze di chi le esegue.Numerosi sono i benefici che derivano dall’ aumento dell’ossigenazione dei tessuti e dalla sollecitazione delle terminazioni nervose  con conseguenze rigenerazione dei tessuti :
-preparazione muscolare all’attività sportiva
-riduzione delle tensioni muscolari
-diminuzione nel sangue del cortisolo con conseguente riduzione degli stati d’ansia e miglioramento dell’umore
-aumento delle endorfine circolanti con inibizione del dolore
-riduzione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca
stimolazione della microcircolazione locale
-effetto drenante con conseguente rimozione dell’acido lattico e scorie metaboliche prodotte durante l’attività sportiva .
-decongestionamento e rilassamento dei tessuti  che provoca una guarigione piu’ rapida in caso di traumi o contratture muscolari
-prevenzione degli infortuni in quanto la persona diventa piu’ elastica
Il massaggio sportivo trova dunque applicazione non solo dopo una gara, ma anche tra una competizione e l’altra o prima della gara stessa.
Gli oli che utilizzo sono oli ayurvedici specifici che trovo molto efficaci
Non ci sono particolari controindicazioni e tutti possono usufruire dei benefici di questo tipo particolare di massaggio, indipendentemente dall’età, dal tipo di sport praticato.
Vi aspetto a provarlo ..la prima mezzora è gratuita

 

Aromamassaggio a Salsomaggiore

aromamassaggio

L’ aroma massaggio è una metodica derivata dall’ Aromaterapia che impiega le essenze delle piante (oli essenziali) per mantenere e ritrovare la salute, e consiste nell’ eseguire massaggi sul corpo con le essenze diluite, utilizzando principalmente le zone riflesse del corpo.

Già nell’antichità si ritrova il massaggio con le essenze sia per scopo terapeutico che cosmetico, attraverso oli profumati o unguenti preparati con gli aromi.

PROPRIETA’

Gli oli essenziali, estratti con diversi metodi, sono fortemente lipofili, quindi miscibili con sostanze grasse , io utilizzo l’olio di sesamo deo che già di per se stesso ha grandi proprieta’ antinfiammatorie

L’Aromamassaggio utilizza questi eccipienti per eseguire il massaggio e per veicolare meglio gli oli essenziali nello strato profondo del derma; infatti tutte le essenze posseggono una notevole penetrazione cutanea.

Inoltre hanno un potere citofilattico e bioattivante, conseguente alla stimolazione dei tessuti stanchi ed iponutriti, che eccita la crescita delle formazioni cellulari; nonché una azione leucotattica e cioè di richiamo verso la superficie cutanea di un maggior numero di leucociti, che sono il presidio di difesa più valido della nostra pelle.

Le essenze si caratterizzano anche per una specificità di azione verso il sistema nervoso: funzione eccitante o blandamente calmante.

Ricordiamo anche l’azione iperemizzante delle essenze, sia superficiale che profonda in cui entrano in gioco le funzioni stimolatrici nervose e un meccanismo antitossico, esercitato dal sistema circolatorio.

Con il massaggio è possibile far penetrare a fondo le essenze che vengono così facilmente assorbite dai capillari presenti nel derma. Questo fa in modo che l’Aromamassaggio sia uno dei metodi di trattamento con gli oli essenziali quasi per nulla invasivo, vista la piccolissima quantità di essenza che penetra nella pelle.

ETNOMEDICINA

L’azione salutare e riequilibratrice dell’ Aromamassaggio non si basa solo sull’assorbenza per via dermica dell’essenza, ma soprattutto sull’utilizzo delle zone di reflesso presenti sul nostro corpo, cioè quelle piccole aree dove si possono trovare le vie preferenziali di collegamento agli organi e alle funzioni del nostro organismo.

Queste zone di reflesso sono: i punti di repère dell’agopuntura cinese, quelle plantari della reflessologia del piede, quelle indiane dei Chakras.

Il massaggio quindi non viene effettuato necessariamente su tutto il corpo, ma preferibilmente sulle mani, piedi, schiena e viso.

Secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese, il massaggio sulle zone di reflesso può essere tonificante o disperdente. Tonificante quando si vuole potenziare l’energia vitale che circola nel nostro corpo, disperdente quando vi sono sintomi di eccesso e occorre diminuire l’energia.

Per ottenere questi risultati ci si avvale di oli essenziali con proprietà disperdenti o tonificanti, e di manualità apposite.

Gli oli devono essere sempre diluiti, e la percentuale di diluizione è variabile a seconda se si vuole accentuare o no le qualità disperdenti o tonificanti degli oli.

Gli oli essenziali vengono scelti in base alle loro proprietà terapeutiche, alla classe di appartenenza (tono basso, medio o alto) o alle qualità energetiche.

L’Aromamassaggio diventa così una pratica terapeutica dove è indispensabile la conoscenza dell’Aromaterapia, ma poco invasiva, semplice ed efficace nella sua applicazione.

riflessologia plantare con lettura dei piedi a Salsomaggiore

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Ho incominciato la lettura delle dita dei piedi in un momento in cui ho deciso che era arrivato il momento di lavorare su di me. Dopo un corso di riflessologia plantare presso la scuola di bioenergetica, ho imparato che nel piede si puo’ individuare il riflesso dell’intero corpo. Una persona con una acuta laringite, secondo il massaggio riflesso del piede avra’ certamente un alluce dolorante. Il dolore, per esempio, si ferma nella gola, mi è capitato dopo aver massaggiato dolcemente il pollice ad un signore che si è messo a gridare a pieni polmoni a causa del dolore che gli era rimasto inespresso dentro. Un mignolo del piede che si rivela sensibile puo’ rivelare pessimismo e spesso problemi sessuali .Durante il corso di riflessologia ci siamo massaggiati reciprocamente e mi sono resa conto che non solo le zone doloranti possono parlare delle emozioni, ma che anche la posizione delle dita e la loro forma sono connesse al modo in cui gestiamo le nostre emozioni. A questo punto sono stata talmente affascinata dai piedi che ho cominciato ad osservarli in spiaggia , quando faccio i massaggi sono il mio dialogo con il corpo …e non sbagliano mai !!! A volte vedi un tipo macho e poi vedi il suo mignolo sinistro completamente nascosto allora sai che i bicibiti compensano dei problemi sessuali. La lettura della dita fatta durante un massaggio in cui la persona e’ completamente rilassata e quindi piu’ aperta a volte porta a delle rivelazioni maggiori che non durante un serio confronto con un terapeuta. Spesso mi viene detto che quello che il piede mi dice è la consapevolezza di tanti anni di psicanalisi… oppure alla domanda ..ma come fa a sapere queste cose? .. alla mia risposta scherzosa…me l’ha detto sua moglie …rispondono ..ma lei non lo sa !!!! Ormai la lettura del piede ..soprattutto in estate è diventata una consuetudine e spesso mi viene chiesto dove ho appreso queste conoscenze , Io rispondo che il mio sapere proviene da fonti diverse e che ho fuso insieme tante esperienze .. e poi penso ormai è diventato anche un sentire che va oltre il razionale . Le dita che sono ” fuori norma” le famose “dita strane corrispondono a un passato di emozioni represse , frustrazioni e sentimenti nascosti ..le belle dita raccontano anch’esse storie bellissime di equilibrio e di atteggiamenti positivi , di controllo, di emozioni ed energie equilibrate .Un’interpretazione responsabile mette in evidenza possibilità ed impossibilità , punti di forza e debolezze . Una buona interpretazione , non è mai un valore di giudizio, ma agisce come specchio e a volte può aiutare tantissimo la persona a una sana presa di coscienza .

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Massaggio Ayurvedico dei monaci erranti a Salsomaggiore

La tradizione vuole che uomini particolari, spiritualmente molto elevati, praticassero questa antica arte del Massaggio Ayurvedico come forma di servizio e aiuto per tutte quelle persone che non potevano, per una questione soprattutto di denaro, ricevere le cure in una clinica ayurvedica. La conoscenza indiana ha supplito con forme di massaggio molto “potenti”. Con queste tecniche si doveva dare immediatamente aiuto..
(dal libro di Alida Dal Degan: Nel Cuore del Massaggio Ayurvedico, Il Punto d’Incontro)

“Vorrei farvi vedere e sentire quello che non sempre è così facile da trasmettere: la preparazione tradizionale di un terapeuta ayurvedico.
Preparazione intellettuale, psicologica, spirituale, poetica ”
Grazie a esse un nuovo sentire e un altro agire terapeutico si possono manifestare.
Vi porterò con me, in luoghi magici della memoria regressiva
Ogni massaggio, se svolto in questo modo, diverrà grazie all’operatore ,atto di creazione.

Il corpo è in grado di cambiare a ogni trattamento, così come la sua mente e altri aspetti più interiori.
Il Massaggio Ayurvedico dei Monaci Erranti è un trattamento molto molto antico, è un arte che rischia di andare perduta per sempre…
Ho appreso le tecniche di trattamenti di massaggio ayurvedico praticate nelle cliniche e negli ospedali ayurvedici in india da Alida Dal Degan , allieva diretta del Mestro Govindan

massaggio sportivo e decontratturante a Salsomaggiore

massaggio sportivo
Il massaggio sportivo è un massaggio eseguito su specifiche regioni corporee al fine di migliorare le prestazioni atletiche.
Le finalità del massaggio sportivo sono numerose, alcune si basano su fondati presupposti scientifici, mentre altre derivano da osservazioni ed esperienze di chi le esegue.
I suoi numerosi benefici derivano da due particolari presupposti:
azione diretta data dall’aumento del flusso ematico con conseguente ipertermia locale (anche se vari studi non hanno ancora confermato questa ipotesi, apparentemente piuttosto ovvia)
azione indiretta data dalla contemporanea eccitazione di terminazioni nervose e conseguente stimolazione del sistema nervoso parasimpatico
Da questi due elementi derivano tutte le proprietà benefiche attribuite al massaggio sportivo, tra le quali rientrano:
riduzione delle tensioni muscolari
diminuzione dei livelli plasmatici di cortisolo e serotonina con conseguente riduzione dello stato d’ansia e miglioramento dell’umore; a tale diminuzione si associa un aumento delle endorfine circolanti con conseguente inibizione della sensazione dolorifica
riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa
stimolazione della microcircolazione locale

effetto drenante abbinato ad accelerata rimozione dell’acido lattico e delle scorie metaboliche prodotte durante l’attività sportiva
decongestionamento e rilassamento dei i tessuti, abbinato ad accelerata guarigione dalle contratture muscolari
prevenzione degli infortuni
preparazione muscolare all’attività fisica.

Il massaggio sportivo trova dunque applicazione non solo dopo una gara, ma anche tra una competizione e l’altra o prima della gara stessa per rendere le prestazioni migliori

Il massaggio “pre-gara” e il massaggio “post-gara” avranno due manualità distinte, in quanto per primo va creata una sensazione di eccitazione muscolare, mentre nel post gara si usano tecniche di rilassamento muscolare e di risassorbimento dell’acido lattico .

Gli effetti positivi del massaggio sportivo vengono potenziati dal simultaneo impiego di prodotti a base di oli essenziali, riscaldanti, rigeneranti, rassodanti, defaticanti.

Tutti possono usufruire dei benefici di questo tipo particolare di massaggio, indipendentemente dall’età, dal tipo di sport praticato e dal proprio livello prestativo

riflessologia plantare psicosomatica

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Il massaggio energetico del piede nasce nel contesto storico e culturale dell’antico Oriente: le notizie storiche più antiche e le tecniche che, spesso in modo frammentario, sono giunte fino a noi, provengono dai luoghi più disparati, ma quelle più integre e seriamente codificate ci giungono dalla Cina, dall’India e dal Tibet. Per questo motivo, è interessante fare un passo indietro per immergerci, anche se solo per un istante, nella cultura cinese. Si narra che l’imperatore Hei (ca 2400 a.C.) sia stato concepito da una nobile vergine camminando a piedi scalzi sulle orme di un gigante. Da questa leggenda, la tradizione taoista ricavò la prima raffigurazione del feto nella pianta del piede, metafora e proiezione riflessa che costituisce la base della riflessologia plantare. Sia il singolo piede che i due piedi uniti evocano l’immagine del feto (oltre che del rene, altro simbolo dell’energia ancestrale e della vita nascente). I riflessi stessi rispondono a funzioni e zone che corrispondono, precisamente, alle parti in oggetto di un feto sovrapposto all’immagine del piede, così come per l’orecchio, altro organo dove è possibile proiettare l’intero corpo umano con tutte le sue funzioni e i suoi meccanismi.
In Occidente, la Riflessologia Plantare è stata scoperta e codificata da un otorinolaringoiatra americano, W. H. Fitzgerald, che la definì “Terapia Zonale dei Riflessi” (1916). Tale tecnica è stata perfezionata nel corso del XX secolo, ma presenta un approccio di tipo organicistico, che proietta sul piede l’anatomia e la fisiologia dei sistemi organici secondo la tradizione medico–accademica occidentale. Pur non negando la validità e l’efficacia di questa visione, il mio lavoro parte da un approccio di tipo olistico, che vede nei riflessi dei piedi la manifestazione di equilibri o squilibri più generali e profondi, e nella manipolazione di questi riflessi la possibilità di innescare un processo di cambiamento e guarigione tanto organici quanto interiori.
La riflessologia plantare emozionale psicosomatica
Consiste in un lavoro che si propone di agire non solo sul corpo, ma anche sulle emozioni, individuandone la radice nei riflessi podalici. Non è un caso che il piede venga chiamato in Oriente, il secondo cuore, o cuore periferico, e sarebbe riduttivo ritenere che ciò accada solo per la sua importanza dal punto di vista circolatorio e linfatico!
Il principio su cui si basa la riflessologia plantare emozionale psicosomatica è che nei piedi vi sono dei punti sui quali è possibile esercitare una stimolazione che agisca di riflesso in corrispondenza di tutte le ghiandole, gli organi e le parti del corpo. La particolarità di questa tecnica consiste nel corretto metodo di stimolazione di queste zone tramite il pollice e le altre dita. Parlando in termini analogici, il piede corrisponde ad una centralina elettrica di una casa, i rilessi viaggiano lungo le zone come l’elettricità attraverso i fili. Il legame tra i piedi, gli organi e le ghiandole del corpo è costituito da una serie di linee longitudinali immaginarie, ognuna delle quali termina in corrispondenza di una precisa area plantare.
I benefici
Tutti questi punti zonali riflessi e la manipolazione degli stessi giocano un ruolo molto importante. Attraverso la riflessologia plantare, infatti, è possibile:
1. Intervenire sui processi interni del corpo, lavorando “in periferia” e quindi, in modo del tutto innocuo e non invasivo;
2. Stimolare le funzioni dell’organo corrispondente alla zona del piede sollecitata, favorendone l’eventuale guarigione;
3. Aiutare i processi fisiologici dell’organismo a normalizzarsi;
4. Migliorare la funzionalità del sistema cardiovascolare;
5. Prendere coscienza del modo in cui abbiamo permesso l’instaurarsi di determinati atteggiamenti mentali e/o fisici causa di specifiche condizioni patologiche.
6. Assicurare uno stato generale di benessere, ridurre lo stress e la tensione.

Queste sono solo alcune delle ragioni per cui il massaggio zonale del piede rappresenta uno dei trattamenti dolci più praticati.